La funzionalità dei sitelink è stata cambiata più volte nella storia di Google, e rappresenta il motore di ricerca interno che compare, solo per alcuni siti web, direttamente all’interno del risultato in SERP, cercando (il più delle volte) il nome del sito. Tale evenienza è stata definita “rara” da John Mueller, di recente.
In questo caso viene mostrato un motore di ricerca interno per le pagine di Pinterest.com.
Come abilitare i sitelink di Google
Per abilitarli va inserito uno snippet apposito all’interno del markup HTML. Alla fine non c’è garanzia che ciò avvenga, perchè sarà comunque Google a decidere se mostrarli o meno.
Esempio sitelink
Secondo l’esempio della documentazione ufficiale, basta un JSON-LD del genere per abilitare, in via teoria, i sitelink sul proprio sito. Lo snippet dovrebbe apparire su tutte le pagine web, ovviamente.
A livello tecnico, ciò comporta l’uso di uno snippet WebSite in cui esista un campo di nome target, il quale dovrebbe rappresentare la struttura di una query di ricerca interna nel sito in modo che Google sappia dove e cosa cercare.
<script type=”application/ld+json”>
{
“@context”: “https://schema.org”,
“@type”: “WebSite”,
“url”: “https://www.pippo.it/”,
“potentialAction”: {
“@type”: “SearchAction”,
“target”: “https://www.pippo.it/s?q={search_term_string}”,
“query-input”: “required name=search_term_string”
}
}
</script>