Ma io non voglio visite sul mio sito, io voglio convertire!

Siti praticamente senza contenuti informativi, fatti solo da landing page: si possono valorizzare con una strategia SEO?

Quando mi propongono di fare SEO su siti totalmente privi di contenuti, non posso fare a meno di nascondere qualche perplessità. C’è un sacco di gente, lì fuori, che vorrebbe semplicemente stare su Google per vendere, per convertire, per fare business senza avere uno straccio di contenuti. La SEO non mi sembra lo strumento più adatto, in questi casi, per quanto invece le ads a pagamento (ed un budget bello grosso, anche lì) siano forse più indicate.

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Raramente, del resto, accetto questo genere di lavori, perchè presuppongono un “controllo” da parte del cliente che secondo me non ha alcun senso (se mi chiedi di lavorare per te, devi lasciarmi le mani libere), e che porta alla figura mitologica del cliente che è anche un po’ SEO ed un po’ project manager. Non mi sono mai reso disponibile di fronte a questo genere di situazioni (dopo averlo fatto in passato un paio di volte), e non ho mai avuto alcun problema a dire di no (nella cultura nostrana più beota, del resto, sembra che se uno dica “no” ad una proposta debba quasi scusarsi per averlo fatto) se il progetto non mi convince.

Eppure ci sono clienti o prospect (in genere sono tutti uguali: perennemente affranti, delusi dall’aver speso soldi a vuoto, basso o nullo-spendenti, a volte addirittura potenzialmente vendicativi e rancorosi) a cui parlo di verticalità del web, del fatto che il tuo sito deve offrire valore aggiunto e che avere delle schede ben redatte nel tuo e-commerce è una condizione minimale per poter stare online e usufruire dei vantaggi della SEO: ma mi sento spesso rispondere che no, a loro non interessa avere dei lettori, loro vogliono guadagnare con il loro sito. Come se una cosa, per assurdo, escludesse l’altra!

Lo ribidisco ancora una volta: se vuoi funzionare lato SEO e Google, il tuo sito deve offrire valore aggiunto, a meno che tu non sia il nuovo Amazon o il nuovo Ebay.

Se obietti che bisogna fare un passaggio alla volta e che puoi convertire i tuoi lettori in potenziali acquirenti, ti guardano stranito; ancora peggio se gli dici che la SEO non può certo “garantire” il posizionamento in prima pagina. A quel punto, diciamo, meglio perdersi che trovarsi, no?

Certa gente, detta fuori dai denti, meriterebbe una “consulenza” con uno dei tantissimi guru del guadagno facile online, che gli spillino semplicemente soldi senza risolvergli alcun problema. Perchè davvero, non se ne può più: se non è chiaro che per posizionarti devi fornire valore aggiunto, non ne usciamo più.

I siti web che si posizionano bene su Google, in effetti, sono

  • quelli che hanno siti particolarmente curati, rigorosamente in parallelo con una buona idea di business;
  • quelli che hanno siti orribili o mediocri, ma comunque un’ottima idea di business.

Creare contenuti per un sito fa parte del meccanismo con cui funziona il web, cosa che molti imprenditori, SEO e presunti tali in entrambe le discipline tendono a non considerare. Senza creare contenuti validi (che non siano per forza marchette o guest post alla “azienda leader nel settore“) non solo non puoi fare link earning (mentre i tuoi competitor potranno farlo, un po’ “alla faccia tua”) ma non potrai nemmeno fare la link building più scalcinata che ti possa venire in mente.

La mia idea di sito web che lavora bene lato SEO offre una sezione offerte chiara ed inequivocabile da un lato, certamente, ma deve anche fornire valore aggiunto al cliente, che è esattamente come il prospect di cui sopra: diffidente per natura, poco propenso a spendere, che vede fregature sempre e ovunque (anche quando non ci sono e dovrebbe, per inciso, forse fare meglio i conti con la propria coscienza).

Per quale motivo uno dovrebbe comprare dal tuo sito che non offre alcun valore aggiunto e non ispira, per questo, alcuna fiducia?

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Salvatore Capolupo

Ingegnere informatico dal 2006.