Se per te la SEO è solo un costo, non l’hai capita

Per te la SEO è semplicemente un costo da abbattere? Allora c’è qualcosa che è necessario chiarire, prima che una convinzione errata ti porti decisamente fuori strada.

Qualche giorno fa avevo pubblicato l’articolo in cui, senza troppi giri di parole, spiegavo come fosse sostanzialmente impossibile (o quantomeno… improbabile) fare SEO con piccoli budget; si pensa che si tratti di un lavoro che si possa affidare al classico freelance che lavora tanto a pochissimo prezzo, ed il bello è che molti “guru” del settore sono i primi a farlo e a pensarla così.

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Le “leggi” che regolamentano il budget e fanno funzionare il settore delle consulenze, del resto, sono basate su criteri che sembrano inattaccabili ed indiscutibili per definizione. Del resto quando seguo qualche consulenza le classiche frasi che sento dire sono che prima o poi dobbiamo tagliare, non c’è budget, “sì ma i risultati”, “i soci stanno facendo pressione” e via dicendo.

Il punto fondamentale da comprendere è che la SEO non è semplicemente inerente al mitologico “arrivare in prima pagina su Google“, e questo per motivi di sano realismo: lo stesso (presunto) realismo che accompagna le considerazioni di cui sopra, della serie “non possiamo spendere troppo” e via dicendo. Non possiamo essere tutti i prima pagina neanche volendo, e nemmeno se sapessimo con certezza su quali aspetti del sito lavorare (in genere non lo sappiamo, e procediamo per approssimazioni, aggiornamenti ufficiali di Google e good practices).

La SEO è un’investimento sul futuro del proprio sito, e la cosa interessante (almeno, nel mio modo di concepirla) è che lavorando su contenuti verticali e di reale interesse per il proprio pubblico è possibile fidelizzarlo e farlo convertire. Purtroppo, pero’, per farlo serve tempo, ed il tempo della consulenza deve necessariamente essere pagato: ed è questo, alla fine, che finisce per scoraggiare tantissime persone. Ed ecco perchè tendono a vedere la consulenza SEO come un costo, un mero costo aziendale da ridurre il più possibile – per qualche strana ragione, del resto, molti manager pensano che gestire un’azienda sia soprattutto una questione di ridurre i costi, per quanto sia improbabile che le grosse aziende lavorino davvero sulla base di questo criterio.

Se vuoi crescere, devi investire grossi capitali: e questo, per inciso, non vale solo per la SEO. Se si pensa alla SEO come ad un costo, in effetti, è perchè si vorrebbe cavalcare l’onda più che si può, prima che l’ennesima penalizzazione ci butti giù – e questo, per inciso, è un circo (senza offesa, ovviamente) a cui non sono interessato a partecipare da qualche tempo. Preferisco vedere la SEO come una scommessa e non come un semplice costo: e questo, ovviamente, dovrebbe entrare a far parte della cultura aziendale una volta per tutte. Cultura aziendale che purtroppo latita: ci sentiamo tutti imprenditori di noi stessi e studiosi dell’università della strada, ma alla fine dei conti non riusciamo mai a contemplare in modo serio la cultura del rischio di impresa.

Certo, c’è il rischio che uno paghi un SEO “a vuoto”, ma affidarsi ad un professionista serve proprio a questo: se si lavora bene, il lavoro non sarà mai “a vuoto”, perchè avrai comunque migliorato il tuo sito.

Ed è compito di chi fa questo mestiere, alla fine, riuscire a far comprendere questo aspetto ai clienti.

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Salvatore Capolupo

Ingegnere informatico dal 2006.