Come gestire i tag sugli articoli su WordPress lato SEO

Molti utilizzatori di WordPress con ambizioni SEO fanno un uso a mio avviso completamente errato dei tag di WP; che sono una grande cosa, se usati in modo corretto, ma che possono creare più danni che altro se usati male. Il problema è come il tag viene percepito: se già usavamo male gli hashtag di Instagram, del resto, non c’era da aspettarsi di meglio per quello che riguarda i tag.

Che cos’è un tag WordPress

Formalmente un tag è una “tassonomia” (taxonomy), cioè un elemento di classificazione dei contenuti articoli (si possono abilitare anche per le pagine di WP, volendo, per quanto non sia una pratica troppo ortodossa). Formalmente i tag servono ad identificare le parole chiave – o meglio gli argomenti – che raggrupperanno in apposite pagine quegli articoli, quindi possiamo usarli esattamente a questo scopo. Ma senza esagerare: perché questo non è fare SEO, ma spammare come dei dilettanti.

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Facendo così, pero’, come fanno la maggioranza, il sito risulterà micro-frammentato in tante piccole pagine inutili: esattamente le pagine che hanno creato le miriadi di tag che avete inserito con l’idea assurda di “stare facendo SEO”, solo perché ripetevate la parola chiave e per voi andava bene così. Mi spiace farvelo notare, ma questo è sbagliato.

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Come ottimizzare i tag di WordPress lato SEO

Sarebbe opportuno eliminare sempre i tag inutili: i primi da eliminare sono i tag con un solo articolo all’interno, ad esempio. Anche quelli con due o tre andrebbero eliminati, ed in linea di massima andrebbero lasciati solo quelli che servono.

In ottica SEO, se l’articolo è già ottimizzato per la parola chiave X (quindi ad esempio lo riporta nel titolo dell’articolo) non ha alcun senso inserire nuovamente X come tag.

Nel dubbio, i tag andrebbero semplicemente eliminati tutti e redirezionati su due casi:

  1. tag semplicemente inutili: generare un 404 o redirezionare in home page (redirect 302, a rigor di logica)
  2. tag inutilizzati/non utilizzabili: cancellarli, generare un 404 e farli “dimenticare” a Google.
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I tag possono essere usati in modo virtuoso se hanno senso per raggruppare le categorie, se ad esempio ne avete tante. Un ottimo criterio per capirlo è contare il numero di articoli nel sito: in genere se avete 50 articoli nel vostro blog i tag non vi servono, creano dispersione e gonfiano senza motivo il crawl-budget di Google, a danno della vostra buona SEO.

In definitiva: usate i tag in modo razionale, e solo se coincidono con gruppi di articoli che volete utilizzare. Diversamente, tanto vale rimuoverli e gestirli in modo adeguato lato redirect e Search Console.

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Salvatore Capolupo

Ingegnere informatico dal 2006.