Perchè Yoast NON è il miglior plugin SEO per WordPress

Dopo un po’ di anni di esperienza nell’ambito dei plugin SEO, penso di poter dire con discreta certezza che non sempre Yoast è la scelta migliore. Questo avviene da un momento preciso, per la verità: a partire dalla versione 6.3 in poi di SEO Yoast, il famoso plugin di WordPress, non è più possibile impostare l’attributo nofollow o noindex sulla paginazione del blog; questo, semplicemente, perchè Yoast ha deciso così, sulla base dell’interpretazione di quello “che ha detto Google” (e su questo vedremo di capirci bene: per me, semplicemente, hanno capito male).

Prima di sembrare polemico per nulla, lasciate che premetta una cosa: lo scopo della parte tecnica della SEO è quello di avere controllo assoluto di tutte le pagine, di come vengano indicizzati e di quali vengano indicizzate su Google. In genere, le pagine del tipo

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miosito.com/page/1

miosito.com/page/2

miosito.com/page/3

non portano alcun valore aggiunto al sito, perchè sono semplicemente pagine intermedie. Ho sempre pensato che uno dei criteri base per una buona SEO sia quello di non indicizzare pagine inutili, per cui – per lo stesso motivo per cui non ci sogneremmo mai di indicizzare una pagina di login, ad esempio – Yoast dovrebbe risparmiarmi gli spiegoni da “fumo negli occhi” e darmi, direttamente, questa possibilità. Cosa che, da qualche tempo, non permette più di fare – e questo è grave, almeno quanto imporre ad uno che acquisti una macchina come debba guidarla.

Le pagine /page vanno indicizzate?

Per come la vedo io non ci sono eccezioni: le pagination non ha alcun senso tenerle nell’indice, e sarebbe opportuno metterle in noindex (o, al limite, mettere i link di paginazione in nofollow). Ovviamente, fatto questo, sarebbe necessario dire alla Search Console di rimuovere quelle pagine, ma il presupposto fondamentale è quello di poter impostare come ci pare gli attributi meta. Cosa che, ad oggi, con la nuova versione di Yoast non è possibile fare: il tutto per via di uno spiegone (dai contenuti discutibili e quantomeno arbitrari, a mio avviso) in cui dicono, in sostanza, che non far indicizzare le pagine intermedie potrebbe creare problemi indiretti all’indicizzazione dei post.

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L’opzione che manca, attualmente, in Yoast:

E qui finisco di capire Yoast: perchè mai un plugin come All in one SEO permette di farlo, e Yoast no? Forse l’autore del plugin è più scemo degli autori di Yoast che sono “nati imparati”? Magari qualcuno di Yoast è sposato con qualche dipendente di Google che si occupa di webspam, e gli ha raccomandato questa cosa durante l’ultimo barbecue assieme? Davvero, non riesco a capire. Se andiamo a vedere i contenuti di quel post, ci accorgiamo peraltro di alcuni punti dubbi:

Best Practices SEO – OK, d’accordo, ma il quid era “come faccio a mettere in nofollow per mia fottuta scelta personale, o per questioni di crawl budget che dir si voglia

Loro scrivono, al di là degli spiegoni superflui per capire la contraddizione che vorrei evidenziare:

The problem is that in late 2017, Google said something that caught our attention: long-term noindex on a page will lead to them not following links on that page. More recent statements imply that if a page isn’t in their index, the links on/from it can’t be evaluated at all – their indexing of pages is tied to their processing of pages. This makes adding noindex to page 2 and further of paginated archives a bad idea, as it might lead to your articles no longer getting the internal links they need. Because of what Google said about long-term noindex, in Yoast SEO 6.3 we removed the option to add noindex to subpages of archives.

In pratica (la traduzione è mia):

Il problema è che nel tardo 2017 Google ha detto (si riferisce alle parole di Mueller a riguardo durante un hangout pubblico) che un noindex nel lungo periodo porterà a non seguire i link su quella pagina (e qui secondo me scatta l’equivoco che Yoast ha capito a modo proprio: questa cosa è ovvia, non servivano conferme da Google!). Pertanto se una pagina non fosse indicizzata, quei link non potrebbero essere valutati per nulla (valutati nel senso di “processati ai fini di posizionamento”, intendono). Per cui, secondo l’interpretazione (secondo me sbagliata) di Yoast, la scelta di rimuovere la possibilità di noindex sulle pagination dalla versione 6.3 in poi è giustificata da questo assunto.

Stiamo calmi: anzitutto qui parliamo di non indicizzare le pagine, non di nofolloware i link di paginazione. E quindi, scusatemi, che cosa c’entra con la valutazione, con il depotenziamento dei link e via dicendo? Le pagination sono semplicemente frutto del “rullo” dovuto al blog del sito, con lo storico di tutto quello che avete scritto nel tempo – e che anzi finisce per condannare i post più vecchi, prima o poi, ad essere sepolti e trascurati in favore dei nuovi. Secondo me, quindi, Yoast sbaglia grossolanamente valutazione (confonde l’uso del NOINDEX con quello del NOFOLLOW e, come se non bastasse da’ per scontato, non si sa in base a quale assunto, che in una SEO vada messo tutto in INDEX, FOLLOW – e questo porta anche a quei siti orrendi, per inciso, in cui webmaster disperati cercando di linkare ogni pagina da qualsiasi altra).

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Sinceramente non capisco il perchè di questa scelta, ed il perchè dell’imposizione di questa scelta, dovuta ad un’interpretazione del tutto personale delle parole di Mueller, che ha portato ad imporre la propria visione SEO a tutti gli utilizzatori del plugin (motivo per cui non faccio uso di Yoast su questo sito). Sinceramente, proprio non riesco a capire.

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Salvatore Capolupo

Ingegnere informatico dal 2006.