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Quale corso SEO scegliere? Scopriamolo assieme

Come scegliere un corso ed iniziare ad apprendere i rudimenti della SEO? Quali corsi sono migliori per le tue esigenze? Ne parlo qui, senza trucco e senza inganno.

Introduzione

L’ambito della formazione per la SEO è quasi più richiesta del settore delle consulenze: a dirla tutta, infatti, sembra quasi di più le persone che cercano corsi SEO rispetto a quelle, ad esempio, interessate ad una consulenza. Al di là  dell’aspetto meramente economico – e naturalmente dovuto al periodo che viviamo, questo succede perchè il mondo SEO e web marketing, ad oggi, è diventato potenzialmente utile anche per avviare attività  in proprio, a partire dal proprio sito web da usare per affiliazioni, vendita in proprio da e-commerce, reselling e cosଠvia.

Un corso SEO ben realizzato, almeno sulla carta, ha questa bellissima caratteristica di “sganciarti” dalla consulenza e renderti autonomo – per quanto poi ci siano da fare un paio di precisazioni utili:

  • se è vero che le attività  e la perizia SEO possono dare una grossa mano a vari siti, ed i corsi in genere spiegano come sia possibile farlo, resta uno “scoglio” legato al fatto che in un corso, piaccia o meno, per quanto possa essere avanzato, difficilmente riesce a coprire tutte le esigenze dei singoli; c’è infatti una zona d’ombra, tipicamente, di personalizzazioni del sito e di scelte strategiche che non sempre i corsi, generalisti per definizione, sono in grado di coprire;
  • per fare bene la SEO devi studiare, tanto, e non basta farsi investire dai fiumi di parole del docente di turno;
  • alcune cose, tipo la customizzazione delle pagine a livello di on-site, possono comunque risultare ostiche per non dire impossibili da generalizzare; spesso passa l’idea (non corretta) che ci siano dei pattern da applicare “acriticamente” (per intenderci: non è vero, in generale, che la keyword da ottimizzare vada messa sempre e comunque sul title di ogni pagina, come molti sono portati a credere di riflesso);
  • raramente i corsi SEO aiutano a valutare criticamente i risultati presentati dai tool SEO, come ad esempio SemRush o SEOZoom, strumenti certamente utili ma altrettanto spesso che possono diventare fuorvianti; se un sito ha metriche disastrose può comunque, nella mia esperienza, avere un senso monetizzarlo o far fruttare quel poco che arriva, che magari è molto a tema oppure incentrato su “pochi, ma buoni” visitatori; i numeri non sono tutto, e questo lo impari con l’esperienza più che coi corsi.
  • molti corsi danno un’impostazione sistematica per andare sulla giusta strada, ,mentre altri, invece, tendono a focalizzarsi troppo sui singoli aspetti ed impongano, di consegueza, modi di lavorare troppo rigidi; ci vorrebbe più flessibilità  e più spirito di adattamento alle realtà  dei progetti;
  • acquisire consulenze da ex corsisti in genere non funziona benissimo, nella mia esperienza e per come la vedo: si creano in molti casi false aspettative, dovute secondo me al fatto che – per esigenze di marketing, il più delle volte – i corsi sono visti come un punto di arrivo, quando in realtà  solo soltanto un punto di partenza.

Tutto questo per dire che la SEO è un mondo in continua evoluzione, bisogna rimanere aggiornati e, soprattutto, spesso solo la SEO non basta se non è affiancata da una buona organizzazione del lavoro editoriale del sito ed uno studio di come funzioni il marketing in generale.

A chi può servire un corso SEO

I corsi sono in genere finalizzati a formare i SEO del futuro, cioè coloro i quali andranno a fare da consulenti per i clienti interessati. Ma sono anche corsi utili per gli imprenditori digitali, che vogliono promuovere la propria attività  o qualche prodotto o servizio in affiliazione sfruttando il traffico che proviene da Google.

Cosa si impara nei corsi SEO

Dipende molto dal corso, ma in genere si impara a:

  • effettuare la keyword research, cioè la ricerca delle parole chiave più pertinenti, in modo opportuno ed efficace
  • scrivere in modo adeguato per il web relativamente alla nicchia di riferimento
  • conoscere le basi del funzionamento del web
  • utilizzare gli strumenti tecnici in modo adeguato (WordPress, Magento, ecc.)
  • conoscere gli elementi che tendono a condizionare il posizionamento, sia a livello onpage (velocità , title, ecc.) che offpage (link building)
  • strategie SEO da attuare sul campo e da “imitare”
  • casi studio reali

Alla base di tutto si pone la conoscenza di:

  • funzionamento del web in generale (client server, cache, CDN, …)
  • markup HTML;
  • foglio di stile CSS;
  • linguaggi JS, PHP (eventualmente ASP e framework specifici);
  • differenza tra indicizzare e posizionare un sito
  • come fare una keyword research decente (ne parlo qui)
  • concetto di “pertinenza” di una ricerca
  • come fare una seo audit
  • come fare SEO
  • funzionamento dei motori di ricerca, SERP, rich snippets
  • studio della long tail, ricerca di parole chiave pertinenti
  • differenza tra ricerche navigazionali, transazionali e informative
  • strumenti di Google (Search Console e Google Analytics, soprattutto)
  • metriche di valutazione: ranking, CTR, click, impressioni, conversioni, lead
  • la velocità  del sito come fattore di ranking (PageSpeed Insights o PSI)
  • differenza tra SEO e SEM
  • cosa fa un SEO specialist
  • come mantenere i posizionamenti raggiunti
  • cosa fare quando le strategie non sembrano funzionare
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Come imparare a fare SEO

Imparare a fare SEO è una delle più grandi ambizioni, forse, degli imprenditori digitali: persone spesso disposte ad investire tempo e soldi nella formazione, ma spesso non riescono a trovare un corso davvero su misura per le proprie necessità . Ciò avviene spesso per i motivi sopra elencati, e non mi dilungherò ulteriormente in merito.

Oggi pero’ cercheremo di capire un po’ meglio quale sia l’approccio migliore alla formazione SEO e come risolvere un po’ di problemi e “dilemmi” che potrebbero presentarsi.

Chiarire i propri obiettivi

Per quale motivo vorreste fare un corso SEO? Se il motivo è un dei seguenti, state facendo la scelta giusta:

  • vorreste migliorare la qualità  del flusso di traffico e di visite al vostro sito dai motori di ricerca (ad esempio ricevete troppe visite automatizzate o traffico artificiale da bot);
  • nessuno sembra andare nel vostro sito, a parte amici e parenti;
  • il vostro sito non è indicizzato su Google (in questo caso leggete qui);
  • il vostro sito è su Google, ma non è ben posizionato (in questo caso leggete qui);
  • vorreste far convertire il traffico dai motori di ricerca, cioè trasformare in clienti i visitatori da Google o almeno una parte di essi;
  • preferite fare da soli la vostra attività  SEO per motivi vari (ad esempio perchè non vi fidate dei consulenti, vi costa troppo o vorreste essere autonomi nella vostra attività  anche in futuro.

Se avete in mente altri obiettivi (ad esempio traffico dai social, non vi interessa apparire su Google ecc.) la SEO quasi certamente non fa per voi, sarebbe fuori target e non mi sentirei – per quanto a malincuore :-( – di consigliarvela.

Capire le basi di HTML e di HTTP(S)

Non credete a nessun fenomeno che vi racconti (spesso mediante video promozionali o articoli sui blog fuorviante) che la tecnica non serva a nulla, o che la SEO sia alla portata di chiunque, anche che non capisca nulla di tecnologia: è semplicemente falso.

Alla base di qualsiasi corso SEO di qualità , infatti, vi sono la corretta comprensione di:

  1. HTML – cos’è e come funziona;
  2. tag HTML;
  3. meta-tag HTML;
  4. HTML per mobile / responsive;
  5. HTTP e HTTPS;
  6. modello client-server;
  7. header HTTP;

che sono tutti attrezzi da usare ad es. per le SEO audit tecniche. HTML è un linguaggio di markup per definire la struttura di una pagina (ad esempio una landing page ad uso commerciale), i tag definiscono i vari elementi della stessa (quindi grassetto, corsivo, link nel testo, titoli e sottotitoli delle pagine e cosଠvia), i meta-tag sono utili a scopi SEO (soprattutto title e meta-description), HTML per mobile viene sfruttato mediante framework CSS già  pronti all’uso ed al “montaggio” modulare come Bootstrap. HTTP, poi, è il protocollo di trasporto dei dati dal server al client (e viceversa), mentre HTTPS è la sua versione protetta e sicura, molto utile per non farsi spiare o intercettare la connessione.

Conoscerli è utile per effettuare alcune forme di debug avanzato lato SEO tecnica, in molti casi, ed evitare errori madornali che possono costare caro.

Imparare a costruire pagine web

Questo compito non è banale, di solito, e richiederebbe la presenza di un web designer; ad oggi, almeno in parte, ma può essere effettuato in almeno due modi:

  1. usando un theme comprato (poco costoso ma difficile da mantenere e customizzare, in molti casi);
  2. usando un theme free personalizzato;
  3. usando CMS proprietari che poi, purtroppo, contrattualmente possono vincolarci alla manutenzione da parte dell’azienda che li ha realizzati.

Le pagine web ben realizzate, in genere rispondono a vari principi base:

  1. equilibrio grafico, definibile in vari modi (niente elementi fuori misura, buon fit con tutti gli schermi, scalabilità  lato mobile e tablet);
  2. utilità  e fruibilità  delle pagine: devono essere semplici, facili da consultare e senza contenuti o link inutili;
  3. logica di marketing, ovvero su alcune pagine possiamo ragionare come se le pagine fossero landing page, analizzando il funnel di conversione e focalizzandolo.

Se invece volete fare un e-commerce, è un po’ più complicato e va analizzato caso per caso.

Rudimenti SEO

Le attività  SEO riguardano la gestione del proprio sito dal “punto di vista” dei motori di ricerca, e questo si traduce tipicamente in due tipi di attività :

  • SEO On-Site (detta anche On-Page): riguarda interventi puntuali sul sito (ovvero modifica di testo e contenuti delle pagine, dei post, delle pagine prodotto, delle categorie e dei tag), alterazione della struttura del menu, interventi tecnici per automatizzare title e meta-description, check del sito da mobile, potenziamento UX o User eXperience, verifica degli header del server e check della velocità  del sito
  • SEO Off-Site (detta anche Off-Page): in sostanza, attività  di link building e di PR (relazioni pubbliche) finalizzare a trovare siti disposti a linkare il nostri, con varie modalità , tempistiche e finalità .

Apprendere i principali fattori on-page

Quando si parla di pagine singole è abbastanza semplice, lato tecnico, editarsi le pagine da soli: di solito i fattori onpage SEO più importanti sono il title e la meta description della pagina, e basta mettere mano a quelli. WordPress li rende automaticamente editabili grazie al plugin Yoast, Joomla e Drupal allo stesso modo mediante appositi addon, in genere il lato SEO è ben coperto da qualsiasi e-commerce come Prestashop o Magento, al limite mediante componenti a pagamento.

Il problema semmai è prendere le decisioni giuste:

  • ottimizzare tutte le pagine, o solo alcune?
  • ad esempio, conviene mettere la keyword all’inizio o alla fine del title?
  • distribuzione ed uso di keyword e varianti delle stesse;
  • valutazioni più soggettive, lato search intent.
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Sono tutte domande a cui solo gli esperti sanno rispondere: e fanno parte della definizione della tua strategia SEO. Non esiste una strategia valida universalmente: ogni volta, per ogni sito, vanno fatte valutazioni a sè. Ecco perchè i corsi sono uno spunto e non, come dicevo all’inizio, un punto di arrivo.

Conoscere i fattori offpage

Un altro aspetto rilevante per imparare a fare SEO riguarda la parte promozionale dall’esterno, ovvero la link building: su questo molto (pure troppo) è stato scritto, e sta tutto nel capire di cosa stiamo parlando. La link building è sostanzialmente la procedura mediante cui aggiungeremo dei backlink attivi (e durevoli nel tempo) da siti esterni al nostro, il tutto mediante:

  • richieste dirette di link (a pagamento o free);
  • aggiunta del link in community o siti web visibili a Google (anche in directory, che ormai non sono più utili);
  • pubblicazione di guest post o articoli più o meno spudoratamente autopromozionali (ove consentiti).

Una strategia molto sfruttata (e spesso abusata) a riguardo potrebbe riguardare il far parte di una PBN, anche se il fattore di rischio penalità  da Google in questo caso può essere abbastanza alto (se non si prendono le opportune contromisure).

Definire una strategia SEO

Come si fa a stilare una strategia SEO? Bisogna porsi varie domande prima di farla, e rispondere a domande tipo:

  • cosa cercano più spesso i potenziali visitatori del mio sito?
  • quali tra le ricerche che fanno possiedono intento commerciale?
  • come è stata indicizzata la concorrenza del mio settore su Google?
  • chi ha linkato la concorrenza potrebbe, a certe condizioni, linkare anche me?

Sono tutte domande interessante e non sempre le risposte potrebbero bastare: ci vogliono esperienza, spirito di iniziativa ed originalità  per una buona strategia.

Anche qui, non esistono strategie jolly: dipende sempre dal contesto in cui lavorate. Un corso SEO con alcune case history può, in alcuni casi, ispirarci.

Misurare i risultati e “correggere il tiro”

Dopo aver avviato la strategia, si misurano i risultati e mensilmente si cerca di capire se le cose vadano bene o meno; strumenti di misurazione molto validi sono la Search Console di Google e SEOZoom. Anche qui, le scelte dipendono dal consulente: i corsi insegnano qualche criterio di massima da adottare, ma poi dipenderà  sempre da noi decidere quale percorso intraprendere.

La strategia può cambiare e deve essere flessibile: soprattutto, nella mia esperienza, se alcune keyword non si posizionano può essere utile e funzionare cercarne altre equivalenti.

Conclusioni

Trovare un buon corso SEO, ad oggi, non è difficile: le opportunità  non sono poche, e spesso sono disponibili sia come corsi offline (da fare di persona) che online. Comunque si decida di fare, per quanto abbiamo visto, solo la pratica sul campo sarà  in grado di rendere chiaro come procedere, o valutare l’opportunità  di affidarsi ad un professionista del settore.

Corsi SEO online interessanti: le mie segnalazioni

In questa pagina, alla fine, ho pensato di segnalare (in modo che possiate confrontarli voi stessi) i migliori corsi online in italiano del settore, analizzandone le caratteristiche in relazione ai costi, la profondità  e l’aggiornamento dei contenuti proposti, oltre al livello di dettaglio raggiunto.

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